Siti industriali diventano spazi verdi grazie a “new soil”

Riconvertire aree post industriali delle grandi città attraverso sperimentazioni di tecnologie nature based, trasformandole in infrastrutture verdi da donare alla comunità, attraverso il coinvolgimento attivo di cittadini, Ong e associazioni del territorio e, di conseguenza, proporre innovative soluzioni e prodotti capaci di creare impresa e occupazione e favorire un benessere ambientale, economico e sociale alla popolazione residente.

Sono questi gli obiettivi principali del progetto europeo proGIreg (Productive Green Infrastructure for Post-industrial Urban Regeneration), che vede Torino unica città italiana coinvolta e protagonista nella fase di sperimentazione sul campo.

Il primo passo di questo ambizioso progetto è già realtà: nel quartiere Mirafiori Sud, sulle sponde del fiume Sangone è in corso la sperimentazione del new soil, un terreno rigenerato fertile e adatto alla coltivazione su un’area complessiva di circa 1.500 metri quadri, che vede direttamente impegnata una rete pubblico – privata composta da Città di Torino, Environment Park, Dual Srl, Università degli Studi di Torino, Acea Pinerolese e la CCS Aosta: si tratta di un substrato terroso artificiale frutto della combinazione tra materiale di scarto (terreno, privo di contaminanti, proveniente dai lavori di scavo in città), sostanza organica derivante dal compostaggio di materiali vegetali e rifiuti umidi prodotti al Polo Ecologico Acea di Pinerolo, biostimolanti e supporti inerti adsorbenti. Le specie arboree selezionate per essere piantate creando una “foresta urbana” vantano basse esigenze manutentive e una resilienza superiore alla media nei confronti dei fenomeni climatici estremi.

Il buon esito della sperimentazione del new soil significherebbe una svolta rilevante rispetto all’abituale importazione di terreno fertile dalla campagna: una pratica che si dimostra costosa per le amministrazioni comunali e dannosa nel lungo periodo perché sottrae terra all’agricoltura e, di conseguenza, influenza in modo negativo la produzione di cibo.

Una volta conclusi i lavori presso Mirafiori Sud, il terreno e le piante in esso posizionate saranno continuamente monitorate nelle loro fasi di sviluppo e crescita. L’area di esperimento è stata infatti divisa in due parti: una da 1.200 metri quadri dove è stato impiantato il new soil e una da 300 metri quadri lasciata allo stato naturale. L’obiettivo è quello di osservare le differenze tra i due appezzamenti e, nello stesso tempo, valutare i benefici del new soil sulle piante e sull’ambiente circostante.

Questo innovativo terreno rimarrà come base di partenza per una più ampia creazione di spazi verdi pubblici in tutta la città come parchi giochi, aiuole, rotonde, zone di crescita di alberi e altre infrastrutture.

Oltre a queste soluzioni “nature based”, proGIreg sta implementando nel quartiere Mirafiori di Torino e nelle altre città europee altre sperimentazioni, come ad esempio la messa a punto e l’utilizzo di pareti e tetti verdi, orti urbani, giardini per gli impollinatori e la realizzazione di corridoi verdi.

Avviato nel 2018, il progetto europeo proGIreg coinvolge, insieme a Torino, anche Dortmund (Germania) e Zagabria (Croazia) – oltre alla città cinese di Ningbo – che, insieme, intendono sfruttare nel migliore dei modi il potenziale di aree post-industriali.

Partner del Comune di Torino, coordinatore del progetto sul territorio, sono la Città Metropolitana di Torino, Environment Park, Politecnico di Torino, Università di Torino, Fondazione Mirafiori, Dual Srl e Orti Alti, con la partecipazione di Associazione Coefficiente Clorofilla e Miravolante.

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